Una piacevole serata in compagnia del genio umano ed artistico di Antoni Gaudì: tutto questo è stato “Il mio cliente non ha fretta”, il convegno dedicato al grande artista catalano dall’associazione L’Ortica, ieri nella splendida cornice dell’Aula Magna di Architettura, in via Corte d’Appello a Cagliari.
La serata ha visto prima di tutto l’intervento di Giorgio Pellegrini, docente di Storia dell’Arte e dell’Architettura nella facoltà cagliaritana, che ha guidato i presenti in un dettagliatissimo parallelo tra Le Corbusier e Gaudì, magistralmente terminato sulla copertura della chiesa cagliaritana di San Domenico, la cui volta ricorda alcune linee dell’opera di Gaudì.
Quindi è stata la volta di Alessandro Fonti, associato di Storia dell’architettura e della pianificazione alla Facoltà di Architettura di Alghero, dove ha fondato il Laboratorio di Storia dell’Architettura Metropolitana, che ha illustrato il genio artistico dell’autore catalano, “tra compiutezza e incompiutezza”.
Ha chiuso la scaletta degli interventi Angelo Ziranu, architetto di Orani da qualche anno consulente per la progettazione e il completamento della Sagrada Familia: una lezione, la sua, alla scoperta di tanti aspetti dell’opera gaudiniana, dal paraboloide alla volta catenaria fino alla ricerca di un fortissimo connubio con la natura, senza mai perdere di vista la profonda religiosità espressa dal genio catalano.
Significativo, tra gli interventi in sala, quello di Antonio Tramontin, noto docente e apprezzatissimo studioso, che ha ricordato come ancora una volta l’iniziativa di studio sull’opera di Gaudì provenga da un gruppo di studenti, che – come già accaduto 15 anni fa – hanno chiesto di approfondirne la conoscenza.
Lascia un commento