L’edificio è già iniziato, quando Gaudì, nel 1889 viene chiamato a completare con più originalità il complesso. Il progetto originale prevede la costruzione di più edifici, in un’area allora periferica di Barcellona, ma viene realizzata solo la costruzione che deve ospitare la scuola e la residenza delle suore. Per mancanza di fondi, anzi, l’architetto catalano non riesce neppure a completare quest’unica fabbrica; non è sua ma posteriore, in particolare, la cappella interna, non accessibile dalla strada.
La costruzione è costituita da un parallelepipedo compatto, che si presenta all’esterno come un austero castello.
Tutta la costruzione è realizzata con materiali poveri, usati con funzione sia strutturale che ornamentale. Al progettista infatti viene qui richiesto un impegno di originale invenzione accompagnato però da un rigido contenimento dei costi, per lui inusuale. Si può affermare che egli raggiunge brillanti risultati, proprio grazie anche all’estrema essenzialità nella quale si trova ad operare.
Mattoni pieni, in cotto giallo e rosso, sono impiegati per disegnare i vani delle finestre, gli archi mitrati, le cuspidi alte dei prospetti, le partiture dei piani, i riquadri che contengono la pietra grezza color ocra. Costante è l’intreccio di funzione strutturale portante e di destinazione decorativa.
Si notano i soliti elementi di Gaudí, quali le decorazioni in ferro e gli archi catenari. Archi parabolici che, partendo dal basso, salendo si dividono in sottomultipli arrivando semplificati a triangoli nella merlatura. Agli angoli del collegio, si innalzano delle guglie coronate da una croce a quattro bracci, che diventerà poi un simbolo ricorrente nelle opere di Gaudí. Gli spazi interni erano ben illuminati, grazie a un’ottima distribuzione della luce. Gli spazi interni erano poi collegati da corridoi scanditi dal succedersi regolare di diaframmi parabolici.
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